"Junior pianta mordicchiosa" è il titolo italiano del cartoon statunitense "Little shop" in 13 episodi del 1991, trasmesso per la prima volta nel nostro paese su Italia 1 nel 1994. Si ispira liberamente al musical "La piccola bottega degli orrori"composto da Alan Menken con testi e libretto di Howard Ashman nel 1982 e a sua volta basato sul film omonimo di Roger Corman del 1960. Clicca qui per vederlo on line.
Tuttavia, l'atmosfera horror che caratterizza il prodotto originale e che ruota intorno ad una mostruosa ed insaziabile pianta carnivora viene completamente stravolta e stemperata a favore di una rivisitazione comica della stessa che ora è in grado di parlare, ipnotizzare le persone e sputare semi dalla bocca. Inoltre, nel titolo stesso della versione italiana l'aggettivo "carnivora" è sostituito da "mordicchiosa" mentre entrambi persistono nella sigla italiana cantata da Cristina D'Avena che puoi ascoltare cliccando sull'immagine di questo box.
Gli episodi presentano intermezzi musicali tipici del musical, realizzati mediante le performance di un trio di fiori cantanti, e hanno spesso una morale. In pratica, raccontano la storia di Seymour Krelborn, un adolescente che lavora in un negozio di fiori e che possiede appunto una simpatica ed estroversa pianta carnivora di nome Junior, nata da un seme di 200 milioni di anni fa.
Tale presupposto narrativo si basa sull'esistenza in natura di singolari piante che si nutrono di insetti e che per tale motivo sono appunto dette "carnivore". Si tratta di affascinati esemplari che hanno sviluppato questa singolare strategia nutrizionale in quanto si sono evolute in terreni molto poveri, come le torbiere, in cui è praticamente impossibile ricavare nutrimento attraverso le radici. Hanno, quindi, sviluppato interessanti e singolari strutture in grado di catturare gli insetti per poi cibarsene. La maggior parte di esse può vivere anche in ambiente domestico in un semplice vaso purchè si utilizzi terreno specifico per piante carnivore o si prepari un mix tra torba di sfagno e agriperlite. Non necessitano ovviamente di concime e vanno innaffiate solo con acqua distillata e demineralizzata, ovvero la stessa che si utilizza comunemente per il ferro da stiro. Vediamo quali sono le specie più diffuse.