Come è possibile ridurre i rischi per la salute legati al caldo estivo ?
Ce lo spiega il Prof. Massimiliano Noseda
Temperature estive al di sopra dei valori usuali e persistenti per più giorni, soprattutto se associate ad alti valori di umidità relativa, possono mettere in seria difficoltà la capacità di termoregolazione del nostro organismo. In tali condizioni infatti la sudorazione, che costituisce il principale meccanismo di dispersione del calore in eccesso, è inefficace in quanto l’evaporazione è più lenta e pertanto il corpo umano tende a surriscaldarsi.
Cosa può accadere in seguito all’esposizione prolungata a temperature eccessive ?
Oltre a un senso di debolezza e malessere generalizzato, possono comparire edemi agli arti inferiori o crampi muscolari. Talvolta, può verificarsi anche il cosiddetto colpo di calore ovvero una condizione improvvisa caratterizzata da viso arrossato o pallido, pelle secca e calda, febbre, aumento della frequenza cardiaca e ventilatoria e, nei casi più gravi, anche shock e perdita della coscienza.
Come è opportuno comportarsi in questi casi ?
E’ bene sulla base della gravità e della persistenza del quadro clinico contattare il proprio medico curante o la guarda medica di notte o nei giorni festivi riservando la chiamata al 118 ai casi più gravi come quelli legati alla perdita di coscienza. Nel frattempo è opportuno far sdraiare il soggetto in un luogo fresco e ventilato, idratarlo con acqua se cosciente, togliere gli indumenti più pesanti e rinfrescare il volto e i polsi con una pezza umida.
Quali sono le categorie maggiormente a rischio ?
Pur premettendo che le patologie legate al caldo possono riguardare chiunque, risultano essere maggiormente sensibili coloro che hanno un sistema di termoregolazione immaturo, senescente o alterato e quindi bambini, anziani e malati cronici. Tra quest’ultimi risultano essere particolarmente colpiti soggetti con problemi pressori, cardiopatici, diabetici, dializzati o psicotici.
Come è bene idratarsi ?
E’ bene assumere più di due litri di liquidi al giorno previlegiando l’acqua ai succhi di frutta e alle bevande gassate che in considerazione dell’elevata concentrazione di zuccheri rischiano di non essere dissetanti e di introdurre inutili calorie in eccesso. Da evitare sono anche birra, vino e alcolici che in caso di sete importante potrebbero essere assunti in quantità abbondanti in breve tempo. E’ preferibile poi dilazionare l’assunzione di liquidi nell’arco della giornata, promuoverne l’assunzione anche in assenza di sete e assumere sempre bevande fresche ma non ghiacciate per evitare il rischio di congestione. Mischiare un po’ d’acqua a temperatura ambiente con un po’ di acqua da frigorifero può costituire una semplice, rapida e utile soluzione. Solo soggetti affetti da particolari e gravi patologie cardiache, epatiche, renali o epilettiche è bene che consultino il medico prima di incrementare il loro apporto idrico nel periodo estivo.
Come è consigliato alimentarsi ?
Per i cibi è meglio suddividere l’introito giornaliero in cinque assunzioni privilegiando sia alimenti leggeri sia il consumo di alimenti freschi come frutta e verdura tra i quali ricordiamo che meloni, angurie, pesche, cetrioli, zucchine, peperoni e lattuga sono molto ricchi d'acqua oltre che di vitamine. Sono invece da evitare fritti, intingoli e insaccati in quanto più difficili da digerire o stimolanti ulteriormente il senso della sete in quanto ricchi di sale o pepe. Il gelato può essere una buona idea per lo spuntino di metà pomeriggio ma non dovrebbe sostituire un pasto principale o essere assunto in eccesso. I gusti alla frutta dovrebbero comunque essere preferiti alle creme in quanto di norma meno calorici. Bisogna, poi, fare anche molta attenzione alla corretta conservazione degli alimenti deperibili (latticini, carni, dolci con creme, gelati, ecc.) poiché le temperature ambientali elevate favoriscono la loro contaminazione e possono determinare patologie gastroenteriche. Qualcuno consiglia invece, se gradito e senza esagerare, di aggiungere un pizzico di peperoncino alle pietanze al fine di stimolare i recettori cutanei implicati nella vasodilatazione e quindi nella sudorazione favorendo così un raffreddamento più rapido. In caso invece di difficoltà di addormento dovuto alle alte temperature è bene, infine, considerare carboidrati complessi nel pasto serale in quanto ricchi non solo di triptofano, in grado di agevolare il riposo, ma anche di potassio, magnesio, selenio e calcio, ovvero di tutti quei micronutrienti implicati nel rilassamento neuromuscolare. Non parliamo però solo dei classici pizza e pasta ma anche di insalate a base di orzo, farro o quinoa.
Come è bene vestirsi ?
E’ opportuno preferire indumenti corti, chiari, non aderenti e di fibre naturali come il lino e il cotone rispetto a vestiti di fibre sintetiche che oltre ad impedire la traspirazione possono provocare arrossamenti, irritazioni e pruriti. In ambiente esterno è invece bene dotarsi anche di copricapo e occhiali scuri ricordando però che è meglio evitare di uscire, se non indispensabile, nelle ore più calde della giornata e quindi dalle 11 alle 18.
L’aria condizionata costituisce un rischio per la salute ?
L’aria condizionata è un ottima soluzione contrariamente a quanto si pensa comunemente e soprattutto potendosela permettere. Il punto è però saperla usare correttamente. L’escursione termica rispetto all’esterno non dovrebbe superare i 10°, le finestre devono essere tenute costantemente chiuse durante il suo funzionamento ed è bene evitare di passare di continuo da ambienti condizionati ad ambienti non condizionati o viceversa, coprendosi o scoprendosi se necessario. Inoltre, è opportuno non esporsi mai direttamente al getto d’aria fredda, ricordarsi di eseguire regolarmente la pulizia dei filtri da polvere, germi e muffe, e in fase d’acquisto scegliere un’apparecchiatura silenziosa. Al fine, poi, di ridurre i rischi dovuti allo sbalzo termico all'uscita dal veicolo è bene spegnere il condizionatore 5 minuti prima dell'arrivo a destinazione in modo da favorire naturalmente il rialzo termico all'interno dell'abitacolo.
In subordine, altre soluzioni possibili sono il deumidificatore, utile solo se il tasso di umidità è alto e le temperature non sono troppo elevate, o il ventilatore che però può aumentare il rischio di disidratazione per temperature superiori a 32°.
Come avere ulteriore refrigerio ?
La doccia o il bagno possono essere un piacevole momento per rinfrescarsi. E’ bene però lasciar passare almeno un paio d’ore dall’ultimo pasto, evitare di tuffarsi d’impulso in acque di cui non sia nota la profondità e rinnovare frequentemente la protezione solare ricordando che i raggi solari filtrano anche attraverso l’ombrellone.
Quali altri accorgimenti è possibile adottare in casa ?
Oltre a schermare con tende o veneziane le zone esposte al sole, è opportuno tenere le finestre chiuse per tutto il giorno quando la temperatura esterna è più alta di quella interna e aprirle invece la notte, la sera o la mattina presto per far entrare l’aria fresca. Da limitare infine l’uso di elettrodomestici producenti calore come il forno, il phon o il ferro da stiro.
Come è bene gestire il caldo durante i viaggi in auto ?
Evitare di lasciare persone o animali in auto, anche se per brevi periodi, in un auto parcheggiata al sole e controllare sempre l’eventuale surriscaldamento delle superfici prima di farvi accedere i passeggeri. Iniziare il viaggio coi finestrini aperti per favorire il ricircolo d’aria oppure azionando l’aria condizionata, se disponibile, ma avendo cura di non rivolgere il getto freddo direttamente contro i passeggeri. Se possibile, evitare di mettersi in viaggio nelle ore più calde della giornata o nei giorni in cui sono facilmente prevedibili lunghe code considerando tale aspetto ad esempio anche nella pianificazione delle vacanze. Usare tendine parasole e assicurasi di avere sempre con sé una buona scorta d’acqua nel bagagliaio per fronteggiare picchi di caldo o code impreviste.
Il caldo può alterare i farmaci ?
Certamente. Prima di assumere un farmaco è bene sempre verificare non solo la data di scadenza ma anche le modalità di conservazione consultando anche il farmacista nei casi dubbi. Luce, aria, umidità e sbalzi termici possono infatti deteriorare il prodotto prima della data di scadenza, ridurne l'efficacia o renderli dannosi. Particolarmente sensibili a questa problematica sono antiepilettici, anticoaugulanti, levotiroxina, contraccettivi orale e creme a base di idrocortisone ma la cautela è da estendersi a ogni farmaco. E’ bene inoltre conservare tutti i farmaci nella loro confezione con il loro bugiardino da consultare in caso di necessità, tenendoli quanto più possibile lontano da fonti di calore o irradiazione solare diretta e riponendo in frigorifero o nella borsa termica durante il viaggio quelli come insulina, interferoni e alcuni colliri che prevedono una temperatura di conservazione non superiore a 25° - 30°. Infine, durante i viaggi e per breve periodi è preferibile trasportarli nel bagaglio a mano, che sarebbe bene riporre preferibilmente vicino alle bocchette dell'aria condizionata se disponibile, anzichè in valigia che nel bagagliaio tende a surriscaldarsi prima e maggiormente. In aereo vanno messi nella stiva quelli di quantità superiore a 100 ml mentre quelli di dosaggio inferiore o salvavita si possono portare nel bagaglio a mano in associazione alla prescrizione medica. Potendo scegliere tra la forma solida e quella liquida, la prima è di norma preferibile alla seconda in quanto maggiormente termostabile dato che non contiene acqua. Ricordiamo poi che alcune alcuni principi attivi come sulfamidici, tetraciline, prometaziona e ketoprofene sono fotosensibilizzanti e quindi è bene non esoprsi al solo in caso d'uso. Particolare attenzione è da porre anche all'uso di antipertensivi in quanto il caldo favorisce la vasodilatazione e quindi in estate potrebbe essere necessario sospenderli o ridurne la dose in accordo col proprio medico.
Intervista pubblicata in forma ridotta sul quotidiano LA PROVINCIA di Como in data 30 agosto 2015 a pag.30.