Il cartone animato "Il viaggio di Arlo" si basa su una premessa importante senza la quale l'insolita amicizia tra Arlo, un cucciolo di apatosauro ( ovvero un dinosauro realmente esistito ), e Spot, un cucciolo di uomo, non sarebbe possibile. Nessun meteorite avrebbe colpito la Terra 65 milioni di anni fa causando l'estinzione dei dinosauri. Questi, pertanto, si sarebbero al contrario evoluti diventando ad esempio agricoltori, come ben si vede nelle prime scene, e sarebbero sopravvissuti fino alla comparsa dell'uomo. Una favola surreale ma dai contorni e dalla morale ben definita. In un tempo in cui il diverso fa paura, per quanto difficile e utopico, i due si troveranno uniti nella loro reciproca solitudine e, accumunati dal desiderio di rifarsi una famiglia, si prenderanno cura l’uno dell’altro imparando una lezione fondamentale: la vera amicizia talvolta può prescindere dalla razza di appartenenza e può risiedere nel legame con una creatura molto diversa da sé... e non necessariamente umana. Per questo motivo Todd Jorgenson del sito Cinemalogue.com definisce questo cartone animato "una storia sincera di amicizia e coraggio rivolta soprattutto ai bambini".
Il cartone animato rappresenta però anche un'occasione per celebrare e ribadire le notevoli capacità tecniche di animazione della Pixar. Come ha dichiarato infatti Jason Best su Movie Talk "la caratteristica più impressionante del film è la sua incredibile e bellissima rappresentazione del mondo naturale: dalle maestose foreste alle acque alluvionali fino alla fluorescenza scintillante di un campo di lucciole". Inoltre, come sottolinea il giornalista italiano Paolo Fiorelli, nel film appaiono 400 diverse simulazioni animate di pioggia e 270 tipi diversi di piante che si muovono al soffio di 15 livelli di vento standard. I "paesaggi preistorici" del film sono poi reali, corposi e incredibilmente vivi: gli animatori hanno infatti riprodotto fedelmente il deserto rosso del Wyoming, le praterie del Montana, i geyser e le cascate di Yellowstone. Oltre ad Arlo, un dinosauro, sono presenti anche altre bizzarre creature realmente esistite nella preistoria, come il ceratogaulo (una specie di marmotta con le corna), il ludodattilo (un rettile volante) e il bison latifrons (la versione preistorica del bisonte). Infine, nella trasposizione animata i brontosauri, che erano erbivori, sono ritratti come contadini, mentre i tirannosauri, che erano carnivori, come allevatori e cowboy. Ad amalgamare magistralmente il tutto e a creare un'atmosfera più primitiva contribuiscono anche alcuni strumenti musicali antichi ed esotici come il bouzouki greco, il jumbush turco, il saz iraniano e lo harpoleck nordico.
"Una riuscita favola ambientalistica che convoglia in più di un'occasione l'attenzione sulla forza e sul mutevole carattere della natura, a volte dolce e generosa e volte ostile e intrattabile, quasi come fosse un personaggio a sè stante". ( Prof. Massimiliano Noseda ) Basti pensare al fiume, che nel cartone animato è allo stesso tempo fonte di vita, dato che può indicare la via giusta verso casa, ma anche essere motivo di morte, e come tale non va preso alla leggera perchè può nascondere insidie talvolta fatali. E' opportuno pertanto imparare a conoscere le sue diverse e possibili manifestazioni per poterlo gestire di volta in volta al meglio.
Meritevole di essere menzionato a tal proposito è anche il commento del sito "the Wrap" che lo definisce "un film fantastico e spesso esilarante che mostra gli aspetti in cui la Pixar è più forte: tecnica brillante, tessuto emotivo, storie che piacciono ai grandi e ai piccini e un gran senso dell’umorismo che trae vantaggio dalla forma animata".
Il risultato finale è "una storia di un'amicizia curiosa, tenera e unica che, esaltando alcuni valori come quello della famiglia e il rispetto per la diversità, ci fa riflettere sulla fragilità della vita e sulla sua bellezza intrinseca, che non tutti sanno cogliere a pieno". ( Prof. Massimiliano Noseda )