In un periodo come gli anni Ottanta e Novanta in cui romanzi e libri per l'infanzia, appartenenti alla cultura occidentale, costituivano interessanti spunti per l'animazione giapponese, venne creata dalla Nippon Animation una nuova serie a cartoni animati in 26 episodi tra il 1986 e il 1987, ispirata a "Storie del bosco" e intitolata proprio "Bosco adventures" per sottolineare il legame con la nota collana di libri fantasy di Tony Wolf.
Non si tratta però di una semplice e passiva trasposizione dei racconti originali ma di una nuova avventura in cui ad alcuni personaggi classici ( animali, gnomi, fate e draghi ) già presenti nell'opera ispiratrice se ne aggiungono di nuovi come la protagonista stessa, ovvero Lucilla, principessa del regno immaginario di Fontainland, oltre a tutta la banda dei cattivi tra cui ricordiamo Mantonero, personaggio tanto incapace quanto autoironico e divertente; Damia, accecata dalla brama di gloria e potere, e Scorpion, il vero villain, ovvero un gigantesco scorpione che vorrebbe trasformare la Terra in una landa arida e disabitata.
Nonostante lo sfondo fiabesco e i temi ecologisti trattati, la storia presenta un epilogo malinconico in quanto nell'episodio conclusivo Lucilla, non a caso fata dell'acqua e ribattezzata nella versione italiana "principessa dai capelli blu", dovrà sacrificare se stessa per distruggere il perfido Scorpion e donare nuova vita alla Terra. Una conclusione inaspettata per una fiaba classica da cui ci si attenderebbe il classico lieto fine che in questo caso si raggiunge ma solo con la scomparsa della protagonista. Un finale che però forse appare molto più reale che fantastico in quanto insegna che il raggiungimento di ogni traguardo nella vita ha un prezzo. Per chi ricorda la scena, indimenticabili e commoventi sono le parole di Lucilla prima di sparire definitivamente: "Resterò sempre con voi, ogni volta che mi penserete". Ancora una volta quindi ritorna il tema del viaggio, questa volta verso il villaggio di Fontainland, inteso come strumento di crescita non solo per protagonisti di questa fantastica avventura ma anche per i piccoli telespettatori.
La serie giunse in Italia nel maggio del 1988 e venne inizialmente trasmessa su Italia 1 alle ore 20 ogni martedì, giovedì e sabato con puntate dimezzate nella durata temporale per adattarla alle necessità del palinsesto di allora. Tuttavia, per ragioni non del tutto note, non tutte le puntate vennero doppiate. In particolare alcune non lo furono per nulla mentre altre solo in parte. Qualcuno ipotizza che la versione italiana, costituita così da 52 emipuntate, sarebbe diventata troppo lunga e avrebbe ampiamente sforato il mese di settembre quando avrebbe dovuto iniziare la nuova programmazione televisiva e pertanto vennero doppiati solo gli episodi che avrebbero consentito di coprire le necessità del palinsesto estivo fino al 10 settembre. Questo anche in considerazione del fatto che le puntate non proposte non presentano temi o scene che avrebbero potuto essere motivo di censura voluta. Pertanto, neppure nelle repliche della serie andate in onda su Rete 4 nelle estati successive tali episodi inediti vennero trasmessi. La serie risulta essere stata molto popolare in vari paesi europei, come la Francia, la Bulgaria, la Germania, la Grecia, la Spagna, la Polonia e l'Ungheria; medio-orientali, come l'Egitto e l'Israele, e asiatici, come la Corea del Sud. Non è invece mai stata trasmessa in tv negli USA e in Gran Bretagna.
Recensione didattica e cultutale del Prof. Massimiliano Noseda. Tutti i diritti del prodotto recensito sono di Tont Wolf e Nippon Animation
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