Ecco cosa ne pensa la Prof.ssa Maria Rita Parsi,
Psicologa e Psicoterapeuta, già Membro del Comitato Onu per i diritti dei Fanciulli e della Fanciulle, scrittrice, Presidente della Fondazione Fabbrica della Pace e Movimento Bambino Onlus
Oltre ad essere il primo di altri opuscoli realizzati da psicologi specializzati in traumi infantili e da esperti della sicurezza, questo primo libretto consente agli adulti- genitori, educatori, operatori della comunicazione- di parlare, in maniera “diretta”, se pur fiabicamente metaforica, ai bambini e ai preadolescenti e, comunque, anche agli adulti ,seppure con altre forme di metafora sia in merito alla possibilità che gli attacchi si ripetano- a breve e, forse, anche spesso e, ovviamente, non soltanto in Inghilterra!- sia in merito alla necessità di sfidare l’odio che muove i terroristi.
Non chiudendosi, non rinunciando ai piaceri e ai doveri della vita quotidiana, non evitando ma imparando a gestire- con la prevenzione e la selezione, anche la mole di informazioni allarmanti, quando non catastrofiche che, giornalmente, vengono veicolate dai mezzi di comunicazione di massa tradizionali e nuovi. Poiché è molto difficile impedire ai “nativi digitali” di accedere alle tante informazioni disturbanti, dolorose, orrorifiche, allarmanti che riguardano situazioni “a rischio”, attentati, catastrofi naturali, violenze e guerre.
Così, utilizzare questa modalità informativa , veicolandola attraverso la scuola e sensibilizzando insegnanti e genitori a farla propria e a raccogliere le impressioni, le risposte, le richieste, i dubbi, le ipotesi che potrebbero essere espresse dai ragazzi, è quanto di meglio si possa fare. Per prepararli e per far sentire loro che gli adulti prevengono il pericolo e sono e saranno accanto a loro, per affrontarlo insieme .
Un pericolo, peraltro, che riguarda tutti e che va affrontato insieme. Per non soccombere alla paura e alla sfiducia. E per far trionfare coraggio, continuità, civiltà.